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Già dai tempi del lontano passato, l’edificio nel quale si trova oggi l’Ostello Proteus è un importante protagonista della storia del turismo di Postumia. Molti anni fa, infatti, sulle stesse fondamenta si reggeva il famoso Grand hotel Adelsberg che era uno degli hotel più eleganti e prestigiosi del suo tempo. Fu proprio esso a dettare i più elevati standard alberghieri e a introdurre nuovi modi di commercializzazione nell’ampio settore alberghiero di allora. Oltre ad essere la meta preferita di ricchi Triestini, il Grand Hotel Adelsberg era frequentato anche da numerosi ospiti internazionali e anche dall’aristocrazia europea che in quel tempo aveva in mano il potere. Tra i suoi ospiti più famosi troviamo addirittura il Re svedese e il Duca di Edimburgo. L’hotel era famoso per il suo lusso eccezionale, ma anche per la sua rinomata cucina che rese il suo ristorante uno dei più amati in tutta la regione Carniola.
Il ristorante si distingueva per i s cuci piatti di cucina francese che venivano preparati in gran parte con ingredienti che provenivano dai giardini e dalle stalle dell’hotel.
L’attività alberghiera è stata significativamente influenzata dalla prima guerra mondiale, che segnò la conclusione della sua storia legata al turismo. Infatti, l’hotel diventò la sede del comando del Fronte dell’Isonzo (Soška fronta) e fu guidato dal Maresciallo Svetozar Borojević von Bojno, comandante supremo delle truppe austro-ungariche sul Fronte dell’Isonzo.

Finita la guerra, nel 1918 l’hotel fu venduto a un commerciante di Trieste, che a sua volta poi lo vendette nel 1924 ai duchi WindischGrätz, che rimasero suoi proprietari fino alla nazionalizzazione avvenuta dopo la seconda guerra mondiale.

Nel 1959 l’edificio diventò un collegio. Nel 1980 il governo decise di demolirlo, dopodiché l’amministrazione forestale costruì l’edificio attuale.

Oggi, l’Ostello Proteus scrive una nuova storia. L’edificio è stato completamente ristrutturato nel 2013. Con la ristrutturazione della lobby dell’Ostello, i giovani e creativi architetti del gruppo Svet Vmes (Mondo Intermedio), la cui sfida è di trasformare gli spazi intermedi, hanno ricevuto un importante premio per l’arredamento interno nel 2013. Ritengono, infatti, che gli spazi intermedi arredati in modo sensato, stimolino la nostra sensibilità nel confronto dello spazio originando un ambiente unico.
Sia l’idea sia l’arredamento sono opere slovene, frutto del lavoro di autori e artigiani, ma anche di allievi della scuola SGLŠ (Scuola secondaria di silvicoltura e lavorazione del legno) di Postumia, nella quale risiede l’Ostello Proteus.